Le maggiori preoccupazioni degli italiani studiate nella ricerca Sustainable Consumer Research.
I consumatori italiani sono sempre più preoccupati dai problemi ambientali
La ricerca Sustainable Consumer Research, che ha coinvolto in Italia 762 persone di età compresa tra i 20 e i 79 anni, rileva che l’attenzione a problematiche sociali e ambientali influenza positivamente il consumatore sostenibile e ne guida le scelte.
L’indagine è volta a comprendere come si comportano i consumatori italiani quando devono decidere acquisti per la propria famiglia o per se stessi, in una o più delle seguenti categorie:
- cibo e beni di consumo,
- moda,
- servizi finanziari e bancari,
- servizi di pubblica utilità,
- viaggi.
Lo studio ha evidenziato che la maggiore preoccupazione degli italiani riguarda l’inquinamento dell’acqua (53% degli intervistati), seguito dall’inquinamento dell’aria (43%), dal consumo delle risorse disponibili (38%) e dalla produzione di rifiuti (35%). Nonostante la crisi sanitaria degli ultimi 2 anni, il tema della salute globale si pone al penultimo posto tra i timori degli italiani con il 16% di risposte, davanti solo al tema della diseguaglianza economica (6%).
La categoria cibo e beni di consumo è quella con la percentuale più alta di consumatori orientati alla sostenibilità: il 35%. Le categorie di servizi di pubblica utilità, come quelli finanziari e bancari, e moda mostrano un livello di maturità moderato, rispettivamente con il 22%, 21% e 17% dei rispondenti. Il settore dei viaggi evidenzia invece una maturità minore (9%).
Un risultato chiave della ricerca, rispetto all’edizione dell’anno scorso, è che i consumatori italiani sostenibili sono ora meno disposti a pagare un premium price (prodotti con il prezzo più alto nell’ambito di una certa categoria di prodotti) per i prodotti e servizi sostenibili (in media dichiarano lo 0-5% in più) rispetto agli altri consumatori, che sono disposti a pagare in media tra l’11 e il 20% in più.
Nel settore della moda, una fetta molto ampia di consumatori (73%) è preoccupata per le questioni sociali. Per quest’ultimi, elementi come il trattamento corretto dei lavoratori, compensi adeguati e rispetto dei diritti degli animali sono molto importanti. Nel settore bancario circa il 21% dei consumatori considera le questioni legate alla sostenibilità critiche nella scelta di prodotti finanziari o investimenti. Inoltre, una porzione abbastanza ampia di consumatori (15%) si definisce fedele verso gli istituti con cui già collabora e non compara questi in base a performance sulla sostenibilità. Nell’ambito delle “utilities”, sebbene solo il 17% dei consumatori possa essere considerato “green”, circa il 44% si preoccupa di temi sociali (come, ad esempio, adeguati compensi per i lavoratori e rispetto dei diritti umani). I clienti mostrano poi un’elevata propensione, approssimativamente tra l’11 e il 20% in più, a pagare per energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
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Fonte: e-gazette.it
Foto principale: Zac Ong su Unsplash
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