Durante il webinar “Puliti, non solo di nome – Standard etici e pratiche di trasparenza nell’autodemolizione”, organizzato da ADQ (Autodemolitori Di Qualità) in partnership con Techemet, il dibattito ha messo in luce una profonda trasformazione in atto nel settore del trattamento dei veicoli fuori uso (VFU). L’obiettivo? Superare il vecchio pregiudizio che vede l’autodemolizione come un’attività “sporca” e restituirle il ruolo che merita: quello di un comparto chiave per la sostenibilità, la legalità e l’economia circolare.

A rappresentare al meglio questa visione è stata citata Pomili, definita un esempio di autodemolizione etica: un modello operativo capace di unire innovazione, trasparenza e rispetto per l’ambiente.

Nel corso del webinar è stato sottolineato come un impianto di demolizione “etico” sia quello che riduce l’impatto ambientale, gestisce in sicurezza i materiali pericolosi e recupera oltre il 95% dei componenti di un veicolo. La nostra Azienda incarna pienamente questo approccio, adottando processi tracciabili e certificati che garantiscono il rispetto delle normative e la massima valorizzazione delle risorse. La tracciabilità rappresenta un elemento cardine: ogni veicolo è seguito passo dopo passo, dalla presa in carico al riciclo finale, evitando smontaggi abusivi o esportazioni illegali. Un impegno concreto che tutela non solo l’ambiente, ma anche i consumatori, i lavoratori e la concorrenza leale.

Uno dei concetti centrali del webinar è stato che più trasparenti si è, più si è forti. In un contesto in cui l’illegalità e l’opacità hanno spesso compromesso l’immagine del settore, realtà come la nostra dimostrano che l’etica e la comunicazione responsabile possono diventare un vantaggio competitivo. La pubblicazione di dati verificabili, l’adesione a sistemi di tracciabilità come Rentri (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) e la collaborazione con enti pubblici e universitari sono strumenti concreti per costruire fiducia e credibilità. Essere “etici”, dunque, non significa soltanto rispettare la legge, ma costruire un nuovo standard di eccellenza industriale e morale.

Un altro messaggio potente emerso dal webinar riguarda la cosiddetta “convenienza altruistica”: aiutare gli altri conviene anche a sé stessi. Nell’autodemolizione questo principio si traduce nell’adozione di pratiche etiche che riducono rischi, costi futuri e danni reputazionali, trasformando l’etica in un investimento strategico.

Come evidenziato dal relatore e Prof. Giovanni Scarafile, investire in ricerca, monitoraggio e formazione non è un costo, ma un modo per rendere il settore più solido e credibile. Le imprese che scelgono questa strada, come Pomili, dimostrano che la sostenibilità non è solo un obbligo, ma una forma di convenienza intelligente e duratura.

Il webinar ha proposto una visione del futuro in cui ricerca, formazione e comunicazione diventano pilastri fondamentali. Sono stati suggeriti strumenti come giornate di porte aperte, report ambientali annuali e progetti condivisi con università e amministrazioni locali. In questo contesto, la nostra Società si posiziona come partner affidabile (“trusted partner”) di chi già opera secondo principi etici, contribuendo alla crescita del settore con trasparenza, tecnologia e responsabilità.

“Scegliere la strada etica significa dare solidità e prospettiva all’autodemolizione”. Un settore fondato su regole chiare, tracciabilità e responsabilità non solo protegge l’ambiente, ma crea anche nuove opportunità economiche e sociali. Pomili Demolizioni Speciali dimostra che demolire può voler dire anche rigenerare — non solo i materiali, ma anche la fiducia tra imprese, cittadini e istituzioni. Un modello concreto di come l’etica, quando è reale e verificabile, può diventare il motore più potente del cambiamento.

Fonte: webinar “Puliti, non solo di nome – Standard etici e pratiche di trasparenza nell’autodemolizione” presente su Youtube
Foto principale: Autodemolizione Pomili sede di Monterotondo