Negli ultimi sei anni, il prezzo medio delle auto elettriche in Europa è diminuito dell’11%, segnando un importante passo avanti verso una maggiore accessibilità. Tuttavia, in Italia si è verificata una controtendenza con un aumento del 14%, rendendo il nostro Paese uno dei mercati più costosi per l’acquisto di un veicolo elettrico. Parallelamente, il costo delle auto con motore endotermico è aumentato del 7%, ma rimane comunque più conveniente rispetto alle elettriche. Questi dati emergono da una ricerca di Jato Dynamics, presentata durante il test “From 100% to 5%” condotto sul Grande Raccordo Anulare di Roma.

La crescita rallenta, ma il mercato cambia

A livello globale, le vendite di auto elettriche hanno subito un forte rallentamento nell’ultimo anno. Tra 2019 e 2023, il mercato è cresciuto da 1,4 a 7,4 milioni di unità, con un incremento costante. Tuttavia, nel 2023 la crescita è stata di appena 1,2 milioni di unità, segnando un chiaro segnale di decelerazione. I principali produttori mondiali sono i brand cinesi, che rappresentano il 51% del mercato, seguono i marchi americani con il 22% e le case automobilistiche europee con una quota del 18%.

Uno dei principali motivi di questa frenata è l’elevato costo dei veicoli elettrici rispetto ai modelli a combustione interna. In molti Paesi, gli incentivi statali non sono sufficienti a compensare questa differenza, portando i consumatori a rimandare l’acquisto.

Italia: prezzi elevati, ma prospettive di ribasso

L’Italia si conferma uno dei mercati più costosi per le auto elettriche, con un prezzo medio di 67.058 euro, superiore alla media europea (62.709 euro) e statunitense (62.044 euro). Il confronto con la Cina è ancora più netto, dove il prezzo medio è di soli 29.682 euro, meno della metà di quello italiano.

Nonostante ciò, ci sono segnali positivi per il futuro: nel 2025 arriveranno sul mercato italiano diversi modelli con un prezzo inferiore ai 30.000 euro, rendendo l’auto elettrica più accessibile anche per le fasce di reddito medio. Questo potrebbe contribuire a una ripresa delle vendite e a una maggiore diffusione della mobilità sostenibile nel nostro Paese.

Fonte: e-gazette.it
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